LUI NON MANGIA IL PROSCIUTTO
29 aprile 2010
Dopotutto la generazione prima della mia ha visto per la prima volta l’arrivo di immigrati da altri Stati, costretti a fare viaggi della speranza a causa di guerre, miseria, fame. E la mia testa di bambina piccola assimilava involontariamente concetti sbagliati tipo: immigrato=clandestino=criminale.
Ammetto però che il primo anno di asilo sono stata contenta di vedere che non c’erano troppi bimbi stranieri, ma più che altro per una questione di “rallentamento del programma” dovuto a difficoltà di lingua o abitudini……o forse no, forse a causa proprio di quei concetti “involontariamente” ingoiati da piccola.
Poi all’inizio del secondo anno di asilo si presenta lui, H., bimbo extracomunitario (non ho ancora bene capito la sua provenienza….), mulatto, che non sa una sola parola di italiano se non “ciao”, che parla arabo (con l’accento sulla seconda A come dice mio figlio!), che non sta mai fermo, che non accetta le regole, che ruba il cibo dagli altri, anche il prosciutto (perché, dice sempre la mia fonte, “lui non può mangiarlo ma gli piace così lo ruba!”), che è molto “materiale”.
Ora a distanza di 7 mesi, H. parla bene la nostra lingua (anche se la mia solita fonte precisa che invece di dire “mi hai fatto male” dice solo “fatto male”...), capisce la nostra lingua, continua a non mangiare prosciutto, a volte non ascolta e fa il monello (“ma anche P. e N. lo fanno” dice sempre la fonte, come se lui non fosse mai stato messo in castigo!), si è integrato perfettamente e soprattutto è attaccatissimo al mio bimbo che ovviamente ricambia.
E vedere loro, così uniti, vedere H. che se una mattina siamo in ritardo chiede preoccupato alla maestra perché Lorenzo non c’è, vedere i sorrisi e gli abbracci ogni volta che si incontrano, sentirsi dire dalla maestra che mio figlio chiamerà almeno 100 volte al giorno H. (e viceversa), vederli così vicini mi fa capire quanto sia bella l’amicizia senza pregiudizi, l’affetto sincero e la voglia di giocare insieme anche se non si parla la stessa lingua e lui non mangia prosciutto (questa è una cosa che Lorenzo fatica a capire!)…
E quanto i bambini siano aperti al nuovo....molto più di noi.